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Pinocchio per episodi

Progetto Pinocchio

Logo della Fondazione Collodi Pinocchio

Inizia con: “C’era una volta un Ré… Ma no ma no, no… C’era una volta un pezzo di legno… 

Presenti in scena le quattro statue di legno mobili: Pinocchio, la volpe, il gatto e il grillo. Dietro l’attore in scena le immagini vengono proiettate e raccontate alle quali si aggiungono gli effetti sonori fatti in diretta: tuono, mare, il cavallo al galoppo, il grillo, la fata turchina… Tutto diventa uno spettacolo di un cantastorie tecnologico. Lo spettacolo dura 50/60 minuti dove le gesta del burattino più famoso al mondo, sono raccontate attraverso il testo edito dalle Malefatte della Bora nella collana Pesci Rossi: “LE AVVENTURE DI PINOCCHIO”. A supporto del racconto la proiezione di circa 230 disegni inediti in bn e a colori parte dei quali sono nel: “Racconto per immagini“.


La “PRIMA” dello spettacolo. Un po’ emozionati!


Una pubblicazione delle Malefatte della Bora, piccola casa editrice che attraverso la sua collana editoriale “Pesci Rossi” di libri da tenere in tasca racconta storie reali, avventure in parte inventate, di personaggi e curiosità con protagonisti Trieste e la Bora.

Copertina del libro ‘Le avventure di Pinocchio’, collana Pesci Rossi, edito da Le Malefatte della Bora.
Copertina: “Le Avventure di Pinocchio”.

La storia di Pinocchio racconta le contraddizioni delle bugie considerate cattive ma in verità veniali fatte dai bambini (magari solo per marinare la scuola) e quelle buone fatte dagli adulti che in realtà sono tremende che parlano di morti premature, di tradimenti e di travestimenti. In questo progetto “Le avventure di Pinocchio” sono raccontate in una diversa chiave di lettura e diventano le gesta di un SUPEREROE fatto di legno che perderà i suoi superpoteri una volta diventato bambino. 


Nel libro ci sono tutte la avventure di Pinocchio senza omissioni di fatti, luoghi e personaggi con qualche disegno. Qui di seguito il racconto è svolto attraverso le immagini che sono quelle dello spettacolo nel quale la storia raccontata è supportata da quasi 200 immagini musica ed effetti sonori.


La mostra virtuale si è resa necessaria per dare visibilità a tanti disegni che non avrebbero avuto collocazione migliore. Credo in questo mondo digitale sia un bella e nuova occasione portare tutto comodamente a casa nel computer e goderselo quando meglio si crede. Farò una inaugurazione attraverso un conto alla rovescia così sarà fissato il giorno l’ora dell’apertura di tutte le immagini.

La mostra reale esiste e consiste nell’esposizione di circa 20 quadri in forex di 120 cm X 120 cm e di circa 100 stampe di formato da 15 cm X 15 cm a 30 cm X 30 cm fino a 30 cm X 45 cm.


Disegno cuoca uomo elegante Mangiafoco burattini Pinocchio
Disegno per cena Artusi e Pinocchio

È una cena spettacolo dove racconto, cibo, luce e buio aiutano a vivere una serata diversa. Il padre di Carlo Lorenzini detto Collodi era cuoco ed il fratello Il giovane Lorenzini poté studiare grazie all’aiuto della famiglia Ginori. Il fratello Paolo era amministratore della fabbrica Ginori. Artusi farà l’Italia attraverso la diffusione delle ricette popolari, casalinghe spianando i confini politici cittadini e regionali attraverso il cibo. Alla fine della serata si conoscerà il racconto delle “avventure di Pinocchio” si capirà come alcune pietanze diventano patrimonio nazionale assieme alla consapevolezza della nazione e si sarà degustato un menù decisamente originale di cucina povera di recupero con qualche concessione al lusso. Consapevolezza della diversità del cibo della cucina tradizionale della sua ricchezza e povertà sono muse che accompagnano il racconto e sono fonti ispiratrici per la cena. 


Il cibo nel libro di Collodi non è solo: “Entrati nell’osteria, si posero tutt’e tre a tavola: ma nessuno di loro aveva appetito. Il povero Gatto, sentendosi gravemente indisposto di stomaco, non potè mangiare altro che trentacinque triglie con salsa di pomodoro e quattro porzioni di trippa alla parmigiana: e perchè la trippa non gli pareva condita abbastanza, si rifece tre volte a chiedere il burro e il formaggio grattato! La Volpe avrebbe spelluzzicato volentieri qualche cosa anche lei: ma siccome il medico le aveva ordinato una grandissima dieta, così dovè contentarsi di una semplice lepre dolce e forte, con un leggerissimo contorno di pollastre ingrassate e di galletti di primo canto. Dopo la lepre si fece portare per tornagusto un cibreino di pernici, di starne, di conigli, di ranocchi, di lucertole e d’uva paradisa; e poi non volle altro…”