“Un buon caffè con Joyce, Svevo e Saba” è un libro della collana dei “Pesci Rossi” edito dalle: “Le Malefatte della Bora”. In italiano con la traduzione in inglese. Dalla copertina interna è possibile staccare un segnalibro questo rende la pubblicazione personalizzabile e di produzione artigianale.

“Un buon caffè con Joyce, Svevo e Saba” sono una storie inventate ma su delle basi storiche reali.

Sono storie che si svolgono in parte all’Antico caffè San Marco dove io prendo spesso il caffè, pranzo, prendo l’aperitivo ma più di tutto scrivo. Pensi ci sia troppo rumore? Leggi  e vedrai a cosa serve il rumore di sottofondo. In questi racconti non manca la Bora vento tipicamente triestino che soffia da est-nord-est.

La permanenza di Joyce a Trieste è piena di aneddoti.

La permanenza di Joyce a Trieste è piena di aneddoti e di occasioni di approfondimento. Si saranno ami incontrati Joyce, Svevo e Umberto Saba? Lo avranno fatto realmente all’Antico caffè San Marco? Non è certo ma le storie si scrivono per immaginare, inventare o creare situazioni credibili ma inventate.  La “ricetta” utilizzata per questi scritti è sempre composta da rigorose verità, qualche raffica di Bora, un po’ di salti temporali e, sopra a tutto questo, una spolverata di fantasia.

Un mio buon caffè con Joyce Svevo e Saba.

Finalmente, nel mezzo di una mattinata complicata, ero seduto ad un tavolo dell’Antico Caffè San Marco. Nell’aria protetta dalle porte a molla aroma di caffè e di carta stampata. Vecchio caffè triestino, libreria e ristorante; quindi, luogo da frequentare preferibilmente in solitudine, ideale per riflessioni su cibo e parole scritte. Ero circondato dal brusio continuo delle “ciacole”A dei clienti, dai silenzi concentrati dei giocatori di scacchi, dei lettori, degli studenti, dal sofferto silenzio di uno scrittore e dallo scricchiolio dello scuro, vecchio pavimento di legno.

Illustrazioni di Maurizio Stagni Maurizio Stagni, testo di Nero Acquaketa, editing Edoardo Triscoli, grafica di Paola Kirchmayer. Stampa Tipografia Triestina 2024.

Come tutti il libri della collana la fantasia degli autori si esprime prima di tutto sulla dedica che alle volte passa inosservata, ma è veramente un peccato:

Un caffè dedicato a chi non c’è, a chi non ci può essere, a chi non vuole esserci, e a chi vorrebbe esserci ma ha trovato un’ottima scusa per non farlo!